MEDITAZIONE DI COMUNIONE CON L’ANIMA DEL POPOLO ITALIANO

L’EGREGORE ITALIANO

Un’egregora è prodotto da una forte corrente di pensiero collettiva. Quando più persone si concentrano insieme con una certa intensità sullo stesso argomento, sviluppano un'energia comune. Questa è un’energia mentale, sottile che si accumula e si sviluppa all'interno di un gruppo di esseri umani che abitano su un territorio ben definito, attraverso la condivisione di pensieri, stati d'animo e credenze, costumi, aspirazioni, ecc. Le attività svolte all'interno di un gruppo unificano le esperienze di tutti i partecipanti in una coscienza collettiva, che sembra dirigere il gruppo. Quindi, un certo processo avviene dentro ogni persona.

Un'emozione attiva gli atomi delle nostre cellule, trasformando il nostro corpo in una batteria elettrica, capace di produrre la propria energia. Così, solo per la forza delle emozioni reciproche e anche senza che ce ne rendiamo conto, le nostre fonti di energia si interconnettono, formandone così un'altra, molto più grande, globale, chiamato egregora.

Una volta connessi tra loro, vibriamo sulla stessa lunghezza d'onda. La tensione è quindi sufficientemente elevata da far nascere uno spirito di gruppo. Il biochimico Rupert Sheldrake li ha chiamati campi morfogenetici. Lo stato di un individuo esercita una forza sullo stato di un altro. Questo trasferimento, attraverso il fenomeno della risonanza occulta, influenzerà il loro comportamento e i loro pensieri". Ma questo spirito di gruppo non è il risultato passivo di un istinto gregario, l'egregora possiede "una personalità diversa da quelle degli individui che lo formano". L’egregora è un'entità vivente che si comporta come un accumulatore di energia, alimentato dai sentimenti, dai desideri, dagli ideali o dalle paure dei suoi membri. Più sono numerosi, più l'egregora è in grado di influenzare le loro esistenze.

Dal momento in cui almeno due persone condividono una visione comune, formano un egregora. Alcune egregore avranno una vita breve, altre attraverseranno secoli. Quando un bambino nasce e fa il suo primo respiro, si unisce già all'egregora della famiglia in cui arriva, ma anche all'egregora del suo paese e alla storia del suo paese. Il neonato inala una quantità di energia collettiva che non gli appartiene personalmente e che diventerà sua. L'egregora è la controparte psichica di un gruppo umano. Vive quindi allo stesso tempo su un piano psichico. In mezzo agli esseri che lo compongono, e su un piano sottile. Questo è uno spazio intermedio che ci collega alla nostra dimensione profonda, l’anima. Attraverso di esso, le energie sottili degli uni e degli altri comunicano, le quali, unificate, formano l'egregora. Non c'è quindi bisogno di essere fisicamente insieme, l'egregora è come un’impronta delle esperienze che viviamo, una realtà alternativa in cui siamo uno in presenza degli altri.

Tutti questi aspetti che un gruppo di persone ha condiviso nei secoli scorsi hanno alimentato un’egregora, un’entità di luce che prende vita dalle coscienze di più esseri umani e che permette appunto di generare nei suoi abitanti un sentimento profondo di unità, di appartenenza distintiva (che non vuole essere migliore di altri popoli, bensì specifica di quella zona geografica), di amore per la propria terra.

Se per l’essere umano il risveglio dell’anima rappresenta l’inizio di una comunione con il Divino, il risveglio di un misterioso stato di comunione ineffabile con l’anima di un popolo avviene per la presa di coscienza dentro di sé dell’unità nascosta di tutte le anime, dove ogni popolo rappresenta qualcosa di speciale, una sfumatura dell’anima universale.

Il destino di essere nati o di vivere in una terra ci può far intuire quali qualità possiamo risvegliare o condividere con gli altri, passando così dal semplice senso di individualità all’affascinante coscienza dell’unicità nell’Unità, sapendosi rapportare per la sua crescita spirituale, morale e fisica ai valori fondamentali dell’anima del popolo dove nasce e vive.

Così l’anima di quel popolo lo nutrirà, ispirerà, potenzierà e arricchirà.

Per risvegliare completamente l’anima e poi arrivare a fondersi con l’anima universale occorre prima aver risvegliato anche questa dimensione, dell’anima del popolo in cui sei nato (e in cui dimori).

L’Anima del popolo italiano è un’anima ricca di sensibilità artistica ed inventiva. L’italiano è prima di tutto un artista, un poeta, scrittore, compositore, cantante, scultore, pittore, pensatore e filosofo. Pensiamo a Dante, Leonardo da Vinci, Raffaello, Michelangelo, Giotto, Galileo, Giordano Bruno. È un’anima ricca d’ingegno, creatività, inventore, esploratore, come Colombo, Marco Polo, Marconi, Fermi.

Quello che contraddistingue il popolo italiano è l’accoglienza, il calore, la simpatia, l’ospitalità, la cordialità, il senso della famiglia, della condivisione, del gusto per la vita.

L’italiano è una persona che Ama, che crede fortemente nell’amore. È un conquistatore, un adulatore, giocoso e stimolante, passionale e amatore, un Casanova!

Ci unisce una terra, una cultura, una lingua, la fede religiosa. Ma ci unisce anche la diversità, dei vari climi, dei dialetti, del territorio, in una varietà che fa parte dell’essere italiano. È una terra accomunata dal messaggio cristico, reso così profondo dai vissuti dei tanti santi, tra cui prima di tutti San Francesco e Padre Pio.

Ecco quindi che questa meditazione può facilitare una riconnessione con questa anima così depauperata e svilita negli ultimi decenni, per aiutare a riappropriarci di un senso elevante di sentirsi “italiani”, cioè quel sentimento puro, bello e luminoso che contraddistingue l’ottava superiore di questa egregora.

Siamo tutti responsabili del futuro della Terra. Cinquecento anni fa, il visionario teologo, filosofo e gesuita Pietre Teilhard de Chardin coniò il concetto di "noosfera", un concetto che si riferisce a una sorta di corteccia cerebrale della Terra. Umani e animali sono neuroni di un sistema di reti in continuo processo di trasformazione, parte di un misterioso e sorprendente sistema di comunicazione. Vista da questa prospettiva, la salvezza, la liberazione a livello globale è in realtà una "massa critica" della coscienza di alcune entità presenti qui, che comprendono la liberazione assoluta di tutti gli altri elementi sulla Terra. Questi esseri si uniscono agli altri elementi, venendo così in aiuto o in liberazione del pianeta. Pertanto, comprendere questo evento rivela il fatto che non ci sono "altri", ma solo un unico "io", diversificato all'interno del sistema. È il processo di una dimensione eterna, la convinzione presente in molte culture: "non possiamo spezzare un filo d'erba senza influenzare l'intero pianeta". La noosfera è composta da tutte le creature viventi (i "neuroni"), che costituiscono un intero sistema di comunicazione ("fibre nervose"). L'egregora del pianeta in cui possiamo coltivare e riattivare i valori autentici dell'esistenza – affetto, solidarietà, non violenza, pace interiore, altruismo, saggezza, connessione con i ritmi e le leggi universali, comunione con il sacro – dipende davvero dal tipo di visione che coltiviamo e dalle azioni che scegliamo di intraprendere. Siamo pienamente responsabili del presente in cui viviamo. Cosa decidiamo del futuro?

Vi invitiamo ad unirvi in una meditazione speciale, di comunione spirituale con l’Anima del Popolo Italiano, per sostenere a livello sottile-spirituale il risveglio delle qualità superiori che hanno contraddistinto la formazione del popolo italiano nei secoli.

La meditazione sarà accompagnata da uno sfondo musicale scelto appositamente, e si terrà all’unisono con altre città italiane dove la nostra Scuola di Yoga è presente: Bari, Bologna, Genova, Milano, Modena, Padova, Pescara e Roma.

Lo scopo principale di questa meditazione è di sostenere a livello sottile-spirituale il risveglio delle coscienze nella terra in cui viviamo, grazie alla connessione con l’anima del popolo italiano, in questa fase cruciale della nostra storia su questo pianeta.